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LA TOILETTE A SECCO

Le toilette a secco, possono essere una soluzione per un'igiene più sostenibile? Possiamo sostituire la toilette tradizionale con quella a secco?



Quando si parla di gabinetti a secco, si pensa a ridurre lo spreco di acqua potabile e l'inquinamento dei gabinetti convenzionali. Ma un aspetto che non sempre viene preso in considerazione è il riconoscimento che le nostre deiezioni sono una risorsa e non un rifiuto.


Il wc a acqua fa parte della nostra vita quotidiana, ma soprattutto nelle case familiari e nelle zone rurali e periurbane l'uso del gabinetto a secco può diventare la soluzione più economica e razionale perché dà allo stesso tempo un prezioso e gratuito fertilizzante per arricchire il suolo dei giardini e una riduzione della bolletta dell'acqua dal 20% al 30%.




Perché la toilette a secco è poco sviluppata e sconosciuta ai più?

Lo sviluppo ne è impedito principalmente a tre livelli:


- L'ideologia igienista che decreta che le nostre deiezioni sono il nemico numero uno della salute pubblica.

- Il rifiuto della maggioranza di usare questo tipo di bagno a causa del nostro sistema educativo.

- La disinformazione mantenuta da potenti lobby, farmaceutiche, mediche, e le lobby della depurazione e approvvigionamento dell' acqua.




Gli interessi ambientali delle toilette a secco:


> Garantire un migliore rispetto del ciclo dell'acqua: le feci non si degradano bene in acqua. I batteri e le sostanze chimiche che scarichiamo hanno bisogno di un trattamento più lungo per diventare innocui come le acque grigie (l'acqua della doccia per esempio). Pertanto, lo sciacquone dei gabinetti aumenta il carico degli impianti di trattamento delle acque reflue in modo considerevole.

> Ottimizzazione delle risorse naturali: sotto forma di concime organico di qualità, le deiezioni, permettono ai nutrienti (N, P, K) di essere restituiti più direttamente al suolo. Coloro che coltivano un giardino troveranno un uso diretto per questo compost, o un vicino giardiniere o agricoltore potranno beneficiarne.

Sotto forma di materia organica da biometanizzare, le deiezioni possono essere utilizzate per produrre biogas.

> Riduzione dei problemi di eutrofizzazione: smaltite attraverso i tradizionali wc, le feci e le urine rilasciano nell'acqua quantità significative di azoto e fosforo, contribuendo così in modo significativo al degrado degli ecosistemi acquatici.



Le pratiche sbagliate legate all'uso delle toilette a secco:


> Separarare le feci dall'urina: la tentazione sarebbe di separare i due elementi per comodità tecnica relativa al trattamento delle stesse. L'urina, facile da conservare in un serbatoio separato, costituisce il 90% del totale delle nostre deiezioni. Se questa urina viene evacuata, la materia fecale essiccata, dato il suo volume ridotto, può essere trattata diverso tempo dopo. Grazie a questo sistema, l'uso della toilette a secco è simile a quello di un wc classico. La separazione però fa emergere automaticamente il problema dell'odore. La chiave per un semplice controllo degli odori sta proprio nella combinazione di urina e feci con la lettiera. Quando i due sono separati, gli odori appaiono. Per rimuoverli quindi, è necessario un sistema di aerazione e ventilazione forzata.


> Confondere le feci secche con l'humus: la maggior parte delle toilette a secco commerciali funzionano sullo stesso principio. Guardando i cataloghi colorati di questi prodotti, si nota bene la mancanza di informazioni rispetto al destino dell'urina. Ma la cosa più scioccante è che un prodotto che non è altro che feci esiccate venga chiamato "compost". Spargerlo in giardino equivale a farci semplicemente i propri bisogni.


> L'urina immagazzinata può essere utilizzata in giardino senza alcun fastidio: l'urina viene raccolta in un serbatoio dove, grazie all'azione di un enzima presente nell'urina, l'azoto organico viene trasformato abbastanza rapidamente in ioni di ammonio. Questo spiega l'odore di ammoniaca (NH3) dell'urina che rimane in un vaso da notte o in un secchio per diverse ore. Circa l'80% dell'azoto organico delle nostre deiezioni si trova nelle urine. Possiamo quindi capire l'importanza del giusto trattemento delle urine per l'ambiente ricevente. Infatti, nella sua forma ammoniacale, l'azoto non può far altro che ossidarsi. Questo porta alla formazione di ioni nitrito (NO2-) particolarmente tossici, che si ossidano in nitrato (NO3-). L'urina immagazzinata nel serbatoio del gabinetto diventa un concentrato di ammonio contenente ioni nitrito e nitrato. Il nitrato di ammonio che si forma è un comune fertilizzante chimico, il che spiega il "potere fertilizzante" dell'urina applicata. Ciò che viene trascurato è che i composti ionici come il nitrato di ammonio accelerano il tasso naturale di decomposizione dell'humus. In conclusione, l'applicazione di urina proveniente da un serbatoio di separazione può distruggere l'humus presente nel suolo.



La legge fondamentale degli ecosistemi:


Ma cosa fare se l'uso di una toilette collegata a un impianto di trattamento delle acque reflue è sconsigliabile e l'uso di alcune toilette commerciali a secco è altrettanto dannoso?


Per rispondere a questa domanda abbiamo bisogno di:

  1. Rivedere la nostra relazione con le nostre deiezioni.

  2. Conoscere la legge fondamentale che regola il funzionamento di tutti gli ecosistemi.

  3. Rivolgersi a soluzioni tecniche che hanno integrato questi nuovi dati.


L'assunto di questa legge:


Ogni chilogrammo di biomassa vegetale e animale che non viene reintrodotto nel processo di formazione del suolo in modo congiunto indebolisce la capacità produttiva dell'ecosistema e diventa una minaccia all' inquinamento dell'acqua e/o dell'aria. Questo si traduce sempre in un'interruzione dei principali cicli naturali come l'azoto, il fosforo, il carbonio e l'acqua.

Ma cosa sono la biomassa vegetale e animale?


Biomassa vegetale Biomassa animale

Legno, foglie morte, paglia, gambi, Resti animali e umani, cime fiorite, carta, ecc. deiezioni animali e umane.

Riche en carbone, pauvre en azote. Ricca in azoto, povera in carbonio.

Rapporto carbonio/azoto (C/N) elevato Rapporto carbonio/azoto (C/N) basso

(fino a 300). (circa 7).


Senza la combinazione giudiziosa di questi due tipi di biomassa e la loro introduzione nel processo di formazione del suolo, non c'è gestione sostenibile dell'acqua o di produzione alimentare.

Per soddisfare i requisiti della legge fondamentale, dobbiamo trovare soluzioni tecniche che riconducano le nostre deiezioni, assieme alla biomassa vegetale, nel ciclo di formazione dell'humus. I servizi igienici con lettiera a controllo biologico, conosciuti con la sigla TLB (in francese: toilette à litiere biometrisée) sono una possibile risposta a questa esigenza.


Per riassumere, che cosa dovremmo rivedere nel nostro rapporto con i nostri escrementi? Dobbiamo ammettere una volta per tutte che le nostre deiezioni non sono rifiuti da purificare, ma sono parte integrante dell'ecosistema che ci sostiene. Il nostro cibo viene dalla terra, e le nostre deiezioni devono ritornare ad essa, ma seguendo un processo di cui dobbiamo essere consapevoli per evitare di continuare a commettere errori irreparabili.




E per saperne di più sulla gestione dell'acqua: https://www.eautarcie.org/it/index.html

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