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  • Immagine del redattoreADEAH

BOMBOS : COSTRUZIONE RURALE IN PIETRA A SECCO

Aggiornamento: 31 dic 2021

Sebbene l'80% della popolazione spagnola viva in città e si prevede che raggiungerà l'88% entro il 2050, ci sono ancora però gioielli architettonici che mostrano come fosse la vita nella Spagna rurale e che ora fungono da attrazione turistica.


Un esempio sono i bombos di Tomelloso, segno distintivo della città della Mancia e che ne arricchiscono il paesaggio. Queste costruzioni sono presenti in alcune sezioni della Ruta di Don Chisciotte, dichiarata Itinerario Culturale Europeo, che attraversa il territorio della regione Castiglia e La Mancia seguendo le avventure del famoso cavaliere Don Chisciotte, protagonista dell'opera universale di Don Miguel de Cervantes.

Vista esterna del bombo

Uno di questi bombos è attualmente nel Museo del Carro di Tomelloso, per la sua costruzione sono state utilizzate più di 2.000.000 pietre ed è stato realizzato da Pablo Moreno e inaugurato nel 1970.


Serviva come rifugio, ideale per i lavori nei campi. Questo tipo di costruzione ha origine nella seconda metà del XIX secolo, in conseguenza dello sviluppo della coltivazione viticola, adibito ad abitazione durante le attività agricole. A quel tempo, i contadini non potendo andare ai vigneti e tornare in città in giornate, dovevano costruire questo tipo di strutture per ospitare i lavoratori, dare un riparo agli animali e riporre i loro attrezzi durante le lunghe giornate in campagna.

all'ingresso del bombo

Zona di riposo

La tecnica utilizzata si basava su file di pietre piatte, poste l'una sull'altra, tenute insieme senza alcuna malta, tecnica nota come pietra a secco. All'interno, si trovava un focolare che serviva a scaldare e a cuocere i cibi.


Camino e spazio di cottura

Le pietre più grandi, venivano posizionate nella parte più bassa, scavata una buca di circa 40 cm per porre le fondamenta, furono poste formando due muri verticali e paralleli a cerchio, arrivando talvolta fino ad un metro di larghezza, che in seguito si andava riempiendo con pietre più piccole, dando cosi l'impressione di essere un unico muro formato da grosse pietre.

Partendo da un'altezza di 1,40 m, la curva inizia alla base della falsa cupola, il costruttore inclina sempre più leggermente le pietre a ogni fine circolo e concentricamente, ogni volta realizzando un raggio più piccolo man mano che si avvicina all'asse del cerchio. Nell'ultima parte finisce formando un anello con un'apertura di pochi centimetri, che viene ricoperto da una pietra larga e spessa.

Dal tipo di pianta esistono quattro tipi di bombo: circolare, ellittica, rettangolare con angoli arrotondati e quadrata con angoli arrotondati.


Cupola vista dall'interno

Le porte possono essere: a arco a tutto sesto, a arco ribassato e a architrave, il più antico.

Arco d'ingresso

All'interno dei bombos di Tomelloso si trovano, tral'atro, il camino, le panche per il riposo, le nicchie ripostiglio, dei paletti o ganci conficcati nelle pareti dove venivano principalmente appesi gli attrezzi al termine dei lavori e infine la zona dedicata agli animali, che fornivano calore durante la notte.


Stalla per animali

L'unicità di queste costruzioni è stata accolta con grande interesse dai partecipanti al primo Congresso di Architettura Rurale in pietra a secco, che hanno chiesto all'UNESCO di dichiarare i bombos di Tomelloso Patrimonio dell'Umanità.


Vista generale esterna del bombo


Fonti : Ayuntamiento de Tomelloso, Museo del Carro de Tomelloso, Vinícola de Tomelloso
Foto: ADEAH



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